Una nuova avventura per il Csv, ovvero la creazione di un giornale di comunità scritto dai giovani per raccontare la comunità in cui vivono, studiano, fanno volontariato, crescono. Un progetto
L’esito del bando di luglio: accolte 675 richieste di enti e associazioni no-profit dell’Emilia-Romagna. Schlein: “Doveroso aiutare un settore indispensabile”
Coprire i costi dei progetti realizzati nei mesi di maggiore criticità per la diffusione del Coronavirus e fronteggiare le spese legate all’emergenza sanitaria: dai canoni di affitto e utenze, ai costi per la sanificazione dei locali e acquisto dei dispositivi di protezione individuali per gli operatori, a quelli per il personale, ai rimborsi spese ai volontari.
Serviranno a soddisfare queste esigenze i contributi per gli Enti del Terzo settore, oltre 3 milioni di euro, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, che andranno a finanziare le 675 richieste presentate nel bando indetto lo scorso luglio e ritenute ammissibili. Il contributo medio riconosciuto è di 4.709 euro.
La Giunta regionale ha infatti approvato la graduatoria, decidendo di aggiungere ulteriori 716mila euro alla cifra iniziale di 2,5 milioni, portando così le risorse complessive a 3.178.934 euro. Una scelta fatta per far fronte all’alto numero di richieste pervenute e in considerazione del fatto che il Terzo Settore è particolarmente colpito dalle nuove misure restrittive disposte per contenere la seconda ondata di contagi da Covid-19.
Le risorse provengono dalla quota complessiva dei fondi messi a disposizione delle Regioni dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali, in base all’accordo di programma sottoscritto anche con l’Emilia-Romagna per favorire la realizzazione di interventi particolarmente innovativi da parte del Terzo settore; una realtà che in Emilia-Romagna comprende 3.086 organizzazioni di volontariato e 4.283 associazioni di promozione sociale.
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