Una nuova avventura per il Csv, ovvero la creazione di un giornale di comunità scritto dai giovani per raccontare la comunità in cui vivono, studiano, fanno volontariato, crescono. Un progetto
Assessora Urbelli: “L’intesa tra Comune, Prefettura e mondo del Volontariato per favorire l’inserimento sociale e la restituzione nei confronti della comunità”
“Un passo importante che valorizza quanto già fatto sul nostro territorio in via sperimentale e offre strumenti per operare meglio nella medesima direzione con l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale dei richiedenti asilo attraverso percorsi di integrazione e offrire loro la possibilità di restituire qualcosa alla comunità che li accoglie”.
L’assessora al Welfare e Coesione sociale del Comune di Modena ha così commentato il “Protocollo d’intesa per la realizzazione di percorsi di accesso al volontariato rivolti a persone inserite nell’ambito di programmi governativi di accoglienza per richiedenti protezione internazionale”, firmato in Prefettura.
Sono in tutto 380 i richiedenti asilo distribuiti attualmente nella nostra provincia, dei quali 76 giunti dall’inizio dell’anno. La maggior parte (170) è accolta in strutture del capoluogo, i restanti in quelle di altri 16 comuni. Fino a quando non viene riconosciuto lo status di rifugiati (un iter che può durare diversi mesi) l’accoglienza e la copertura economica compete al Ministero dell’Interno e a Modena la gestione è stata affidata dalla Prefettura alla cooperativa Caleidos tramite gara.
“Grazie al Protocollo sottoscritto oggi – continua l’assessora – a cui hanno contribuito in modo decisivo l’Associazione Servizi per il Volontariato e il Forum Terzo Settore (firmatari, insieme a Comune e Prefettura) i profughi trasferiti a Modena nell’ambito delle operazioni umanitarie, saranno inseriti in percorsi di volontariato per favorire l’acquisizione di competenze, reti di relazione e di “autonomie”, favorendo così l’uscita da situazioni di estrema fragilità che possono avere ricadute molto rilevanti sui servizi sociali”.
“Con ciascuno – spiega Emanuela Carta presidente dell’Associazione Servizi per il Volontariato di Modena – faremo colloqui di orientamento e una formazione utile all’inserimento nelle associazioni. Sono una decina e vanno dalla Croce Blu al Gruppo del Verde del Comitato Anziani San Damaso, quelle che già hanno aderito al progetto realizzato con i richiedenti asilo del programma Sprar.
All’interno delle associazioni i nuovi volontari saranno poi seguiti da un tutor che li accompagnerà nel percorso e manterrà i contatti con il Csv oltre che con Caleidos”.
Per il presidente del Forum Terzo Settore Albano Dugoni “il principio ispiratore è sempre rimuovere gli ostacoli, ricordando che è in atto una vera emergenza umanitaria e che si tratta di persone che fuggono da territori dove non sono garantiti nemmeno i diritti civili”.
“La nostra adesione al protocollo esprime l’attenzione dell’ASVM nel offrire a tutti percorsi di accoglienza, formazione, orientamento e inserimento nelle realtà associative del nostro territorio – conclude Carta – Ci impegniamo anche a fornire un sostegno alle associazioni che accolgono le persone che richiedono protezione internazionale. Avremo con loro colloqui personalizzati, per incamminarli verso attività di utilità sociale a favore della collettività modenese che li ospita. Questo clima di reciprocità sarà fondamentale per valorizzare le loro capacità e inclinazioni e per far crescere anche in loro una coscienza della partecipazione. Il protocollo appena sottoscritto costituisce una grande opportunità anche per l’ASVM e per le associazioni del nostro territorio, per sentirci sempre più parte attiva nella costruzione dei valori di accoglienza e di solidarietà che caratterizzano la comunità pubblica della nostra provincia”.