Al via a Modena un progetto di Associazione Futuro in collaborazione con numerosi partner, per favorire l’inserimento in forma stabile di persone che attualmente sono escluse dal mondo del lavoro,
Cani per disabili equiparati ai cani per non vedenti. Lo stabilisce una legge regionale presentata da Sandro Mandini, Consigliere regionale e Vice presidente Assemblea Legislativa, e approvata il 17 luglio 2014 dall’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. È la prima volta che un provvedimento del genere vede la luce in Italia e si tratta di un importante passo in un percorso di civiltà per la piena integrazione delle persone con disabilità.
Perché? Per molte ragioni a iniziare dal fatto che questi animali riescono ad agire su più piani: da quello psicologico al supporto reale e concreto in azioni quotidiane che per le persone disabili possono rappresentare difficoltà pressoché insormontabili.
Come? Provate a immaginare situazioni quotidiane: un cane che svuota la lavatrice, che aiuta a stendere la biancheria, che apre un cassetto per estrarre un telefono cellulare che suona e poi lo rimette a posto, che spinge una sedia a rotelle e che è in grado di dare l’allarme se la persona a cui è affiancato si trova in difficoltà. Ecco, un animale che assiste un disabile è in grado di fare tutto questo e anche molto altro.
E adesso? Con questa legge i cani che supportano persone portatrici di handicap non si fermeranno più davanti al divieto “noi aspettiamo fuori” e avranno diritto a essere sempre di fianco ai disabili in qualsiasi contesto sociale, al bar come in un negozio, al ristorante come al cinema e su tutti i mezzi di trasporto pubblico. Questa nuova legge ora deve fare da apripista in altre Regioni, ma soprattutto diventare una legge nazionale.