Al via a Modena un progetto di Associazione Futuro in collaborazione con numerosi partner, per favorire l’inserimento in forma stabile di persone che attualmente sono escluse dal mondo del lavoro,
Dalla Conferenza svoltasi recentemente a Bologna sul Piano di Azione Regionale per la popolazione anziana è emerso con forza il progressivo invecchiamento della popolazione emiliano- romagnola, a fronte del quale l’amministrazione ha illustrato le proprie strategie di intervento, tra investimenti e servizi.
Dalle statistiche presentate a Bologna emerge un costante aumento della popolazione anziana residente in regione: le persone al di sopra di 65 anni sono passate dalle circa 864 mila del gennaio 1999 alle circa 975 mila del gennaio 2009, mentre gli over-80 sono aumentati di quasi il 7%. In costante aumento anche il numero di anziani che vivono soli e di quelli non autosufficienti (circa 109 mila) aumentato di quasi il 12%.
La conferenza sul Par è stata l’occasione per illustrare le risposte messe incampo dall’Amministrazione rispetto ai bisogni della popolazione anziana ma non solo. “Il servizio sanitario regionale – è stato detto – rappresenta l’architrave per un nuovo welfare di comunità fondato sui principi dell’universalismo, dell’equità e della solidarietà, secondo quanto previsto dal primo piano sociale e sanitario 2008-2010”. In particolare è stato annunciato uno stanziamento di 420 mila euro per il Fondo Regionale per la Non autosufficienza, che dalla sua entrata in funzione a metà del 2007 ha permesso la presa in carico di oltre 62 mila casi, tra anziani e disabili.
E’ stato poi ribadito come siano in crescita anche i servizi per la domiciliarità e le risorse per residenze, centri diurni, assistenza domiciliare, assegni di cura. Le strutture residenziali per anziani nella regione sono 639 tra case di riposo, case protette destinate a non autosufficienti, residenze per anziani che hanno bisogno di un più alto livello di assistenza. A questi va poi affiancata quella ricca rete di solidarietà che permette di mantenere in funzione più di 600 strutture come centri diurni e sociali e comunità alloggio, e che rende possibili servizi di trasporto sociale, attività utili ad un invecchiamento attivo della popolazione e una miglior inclusione sociale degli anziani.
Concludendo l’incontro il Governatore della Regione Vasco Errani ha dichiarato: “Per affrontare in modo integrato la novità positiva a cui siamo di fronte, cioé l’aumento dell’ aspettativa di vita, la Regione Emilia-Romagna si mette su una linea di intervento anche per assegni di cura e assistenza domiciliare. Sappiamo che dobbiamo fare ancora di più – ha concluso Errani – e questo è il nostro impegno”.
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